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Nel settembre del '43 ero presso il paese di Linguaglossa, nella piana di Catania, quando udii da lontano il suono delle cornamuse. Dissi all’autista della jeep di fermarsi, scesi e tornai a piedi verso la piazza del paese.
Lì la gente era uscita tutta in strada gridando ‘viva i scozzesi, bravi i scozzesi’. In quel mentre su e giù per il pase sfilava una brigata della highland division che suonava una retrait-air. Chiesi al pipe major di suonarla nuovamente.
Era “fareweel to the Creeks” composta dal piper James Robertson di Banff. Subito dopo, i versi cominciarono a venirmi in mente.
(Hamish Henderson)
L’ADDIO DELLA 51 ESIMA DIVISIONE ALLA SICILIA
Ovvero Banks of Sicily (Sponde di Sicilia)
La cornamusa e sonnolenta, il suonatore stralunato,
Non verrà a bere vino quest’oggi
Il cielo sopra Messina è oscuro
E le lucenti canne delle cornamuse sono stranite
Addio, sponde di Sicilia, addio valli e boschi radi
Non c’è più un ragazzo a piangere
E voi poveri soldati insanguinati siete sfiniti
Addio sponde di Sicilia, addio valli e boschi radi
Non c’è più casa che possa attirarvi con l’inganno
E voi poveri soldati insanguinati siete sfiniti.
Poi giù verso il lungomare
in attesa del proprio turno il traghetto è lontano
poi giù verso il lungomare
le lucenti canne delle cornamuse sono stranite
la grancassa è lucida e grande
lui non lo si vede per via delle cinghie
ha appena allungato il collo per la foto e
si lascia con la dolce Lola.
E allora addio sponde di Sicilia
Addio case e baracche di pastori
Già nello nostra mente ci sono bettole e pubs
Dove il ragazzo avrà dato appuntamento alla sua bella.
E allora accordate le cornamuse e battete con forza il tamburo tenore
Abbandonate l’equipaggiamento da questa parte del muro
Le canne lucenti sembrano tutte stranite
Addio sponde di Sicilia, addio valli e boschi radi…
Hamish Henderson
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